Come scegliere il tipo di carta migliore per la stampa
Quando si parla dei materiali cartacei per la tua azienda, le fasi di produzione sono sempre due:
- Fase 1: realizzazione del design grafico
- Fase 2: stampa del materiale, avendo cura del tipo di carta più adatta per la situazione specifica.
Dunque… Hai creato il design perfetto per quella brochure, sales letter, biglietto da visita, newsletter cartacea, cartolina, roll up… Adesso arriva il momento di scegliere una carta per completare l’opera.
La scelta e selezione del tipo di carta è un elemento molto importante per i progetti stampati: influisce innanzitutto sull’impatto visivo, ma anche sul costo di stampa.
Nella scelta del tipo di carta, è necessario calibrare attentamente il peso, l’opacità, la luminosità e la patinatura della carta.
Vediamo insieme nel dettaglio tutti questi aspetti: in questo articolo non scenderemo nei tecnicismi, per far sì che il contenuto sia leggibile e comprensibile a chi sta cercando di avere le informazioni di base, per sapere come agire e come scegliere il fornitore a cui affidare poi la stampa.
Il peso della carta
Maggiore è il peso, più spessa è la carta. Una carta più spessa è al tatto più robusta, meno suscettibile alle pieghe e trasmette un’immagine di maggiore qualità. Vediamo insieme 4 tipologie di peso della carta che è importante conoscere:
Carta da 80 grammi
È il classico “foglio da stampante”: carta leggera, adatta per documenti interni, copie o progetti multi-pagina.
Carta da 120/130 grammi
Il peso del tipo di carta per carta intestata, relazioni o altri documenti che devono essere resistenti. Questo peso di carta è sostanziale e resistente, ed è ottimo anche per curriculum vitae, documenti legali o altri progetti stampati in alta qualità.
Carta da 250/400 grammi
Questo è il range in cui rientrano i biglietti da visita, che devono ovviamente essere più spessi rispetto a una carta intestata o un CV.
Carta da 300/350 grammi
In questo caso rientra la carta per le copertine: è una carta pesante e resistente utilizzata per brochure, cartellette e copertine.
L’opacità del tipo di carta
L’opacità del tipo di carta si riferisce alla qualità di una carta, che determina quanto sia trasparente o opaca. La scelta della carta con l’opacità giusta è importante per assicurare che il testo e le immagini siano leggibili e visibili.
Quando si sceglie una carta, si dovrebbe considerare attentamente il grado di opacità, per evitare che il testo o le immagini si vedano dalla parte opposta del foglio.
Per scegliere il tipo di carta giusta in base all’opacità, ci sono alcuni fattori da considerare, come il tipo di inchiostro che si intende utilizzare e lo scopo del progetto. In genere, le carte più pesanti e spesse tendono ad avere un’opacità maggiore rispetto alle carte più leggere e sottili. Inoltre, le carte con una finitura opaca tendono ad avere un’opacità maggiore rispetto a quelle con una finitura lucida.
In sintesi, per scegliere la carta giusta in base all’opacità, bisogna considerare il tipo di inchiostro, lo scopo del progetto e il grado di opacità richiesto.
Con la scelta giusta del tipo di carta, si può ottenere un risultato finale visivamente accattivante e di alta qualità.
Alcune carte, come la velina, sono volutamente trasparenti e possono essere stratificate su altre carte per ottenere effetti artistici.
In sintesi: l’opacità dovrebbe essere considerata quando si comprende il grado in cui le immagini si vedranno attraverso il lato opposto della carta, e si dovrebbe selezionare una carta che possa sostenere gli inchiostri.
La luminosità della carta
La bianchezza, la luminosità e la tonalità della carta influiscono sull’aspetto di un progetto stampato.
Rispondiamo subito a una delle domande più frequenti: “Bianchezza” e Luminosità” della carta sono sinonimi?
Non esattamente. La bianchezza della carta si riferisce al colore del foglio di carta, che può variare dal bianco al crema e ad altre sfumature.
La luminosità si riferisce alla capacità della carta di riflettere la luce, in particolare quella di colore blu. La luminosità è misurata su una scala da 0 a 100, dove 100 rappresenta la massima luminosità e la carta appare più brillante. In generale, una carta più bianca tende ad avere una luminosità maggiore, ma ci possono essere eccezioni. Ad esempio, una carta con una leggera sfumatura blu può apparire più luminosa di una carta completamente bianca.
Passando alla parte pratica, la scelta della luminosità e della bianchezza della carta è un aspetto ovviamente importante nella realizzazione di una stampa di alta qualità.
In generale, una carta più luminosa offre una maggiore nitidezza e contrasto delle immagini, creando un’immagine più vivace e accattivante. Tuttavia, una carta troppo luminosa potrebbe risultare stancante per gli occhi e causare affaticamento visivo (quasi come si stesse guardando lo schermo del pc o dello smartphone).
In ogni caso, è sempre consigliabile scegliere una carta di alta qualità, in grado di sostenere l’assorbimento dell’inchiostro e garantire una stampa nitida e durevole nel tempo.
La patinatura della carta
Nella scelta del colore dell’inchiostro, spesso si vedono le sigle C e U, che si riferiscono alle carte patinate e non patinate.
C sta per “Coated”: patinata (esempio: un magazine)
U invece significa “Uncoated”: non patinata (esempio: un quotidiano)
La cosa importante da ricordare è che si sta parlando in realtà della carta e non dell’inchiostro. L’inchiostro è composto dal pigmento (il colore) e dal veicolo, che di solito è l’olio. La parte dell’olio dell’inchiostro si impregna nella carta e si asciuga. Il pigmento si deposita sulla superficie del rivestimento minerale o di argilla con le carte patinate, ma si impregna nelle fibre con le carte non patinate. Il tipo di carta che si utilizza può avere un impatto significativo sull’aspetto del colore dell’inchiostro nella realtà.
La carta patinata fornisce un po’ di lucentezza in più. In ogni caso, ci sono alcuni criteri da considerare per trovare la scelta giusta per le tue esigenze.
La carta patinata è generalmente più lucida e liscia al tatto rispetto alla carta non patinata. Questo tipo di carta è spesso utilizzato per stampe di alta qualità come riviste, brochure e cataloghi.
Tendenzialmente è disponibile in vari gradi di lucidità, dal satinato al lucido, il che significa che è possibile scegliere l’effetto di finitura che meglio si adatta al progetto.
La carta non patinata ha invece una finitura più opaca e ruvida rispetto alla carta patinata. Questo tipo di carta è spesso utilizzato per stampe come volantini, biglietti da visita e opuscoli informativi.
Poiché la superficie della carta non patinata è meno liscia, l’inchiostro ha la tendenza a penetrare nella fibra della carta, il che può dar vita a un’immagine più morbida e naturale.
In generale, se si cerca una finitura più lucida e si desidera che i colori “saltino fuori” dalla pagina, la carta patinata può essere la scelta giusta.
D’altra parte, se si cerca una finitura più opaca e si desidera un’immagine più morbida e naturale, la carta non patinata può essere la scelta migliore.
Inoltre, la carta patinata tende ad essere più resistente allo sbiadirsi: il rivestimento protegge la superficie dalla luce e dal calore. La carta non patinata invece tende ad avere una maggiore capacità di assorbimento
dell’inchiostro: può essere dunque migliore per la stampa a colori.
A parità d’inchiostro, la scelta della carta patinata o di quella non patinata cambia l’aspetto dell’inchiostro stesso quando viene stampato.
Dunque, è facilmente intuibile che la scelta tra le due opzioni dipende dal caso specifico che stai affrontando. Sicuramente non è semplice scegliere, ma con un po’ di ricerca, pazienza e attenzione ai dettagli puoi trovare la scelta su misura per te.